Questo è il posto dove vi parlo di un classico della letteratura per bambini americana: Nel paese dei mostri selvaggi illustrato da Maurice Sendak
Nel paese dei mostri selvaggi (Where the Wild Things Are) è un albo illustrato per ragazzi, scritto da Maurice Sendak e pubblicato da Harper & Row nel 1963.
Vi è mai capitato di essere così arrabbiati da avere voglia di scappare da tutto e da tutti?
A me spesso..spessissimo
ed è proprio quello che fa Max il bambino protagonista di questa storia.
Max compare nella prima pagina del libro vestito da lupo.
è molto arrabbiato.
La mamma gli urla «Cosa selvaggia!», lui risponde «Ti mangio!» e viene messo in camera in castigo, senza cena.
Ma ecco che di notte, nella sua camera, cresce una foresta.
Max, trova una barca e attraversa un oceano, fino a raggiungere un’isola dove abitano terribili mostri.
Lui li sottomette con un solo sguardo, diventando il loro Re e balla con loro la ‘ridda selvaggia’.
Ma la sera la nostalgia di casa lo assale e decide di tornare.
nella sua stanza trova la sua cena, ancora calda.
Ovviamente la mamma l’ha già perdonato.
Nel paese dei mostri selvaggi: alcune considerazioni
Si tratta di un classico che fa parte della storia della letteratura per ragazzi Americani.
Molto è stato detto e scritto in merito a questo libro per bambini.
Nel paese dei mostri selvaggi è infatti oggetto di studio da anni da parte dei professionisti del settore ma soprattutto è richiesto sempre a gran voce dai bimbi di ogni luogo e paese.
Ma io voglio svelarvi una curiosità: l’autore per creare i mostri si è ispirato proprio ai suoi parenti !!
Pare avesse degli zii famelici che lo terrorizzavano durante il pranzo della domenica.
“Nel paese dei mostri selvaggi” è considerato, un libro rivoluzionario soprattutto se si considera che è uscito negli anni 60.
Non ci insegna nessuna morale; racconta solo la storia di un bambino molto arrabbiato ma anche coraggioso che decide di scappare, rifugiandosi nel suo mondo.
Non c’è una cosa giusta o una cosa svegliata.
Max decide di esplorare la sua paura, per poi concedersi la possibilità di tornare a casa dalla sua mamma.
Dove lo aspetta una bella cenetta e la certezza di essere già stato perdonato.